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30 dicembre 2012

Natale 2012 (alla faccia dei Maya)

Zambo e Cris hanno invitato a cena le famiglie per Natale. Tale cena si è poi tenuta a pranzo, ma non ditelo a nessuno.

Poiché Natale è Natale, e mica Pasqua, Zambo e Cris hanno pensato un menu bello ricco e festivo, come si conviene per un'occasione così natalizia.

Tanto per cominciare, ciascheduno dei commensali s'è accomodato al posto assegnato, con tanto di iniziale sul biscotto di pan di zenzero.


Con un buon Prosecco di Valdobbiadene Superiore a tener bordone, son scesi sulla scena i ricchi antipasti:

befanette fuori stagione
(che son poi streghe, ma tagliate a forme natalizie)

panzerotti fuori moda
(così, per dire...)

pagnottine fuori luogo
(direttamente dal Brazil, i pão de quejo)

bocconcini fuori stagione
(tartellette con panna cotta al tonno e gelée di pomodoro, decisamente estive ma buone)


Poiché si era tutti bolognesi, i primi piatti avevano un vincolo, e che vincolo: un signor vincolo! Ma poi si è anche lasciato spazio all'inventiva. E al Bordeaux, che di bolognese non ha molto, ma fa la sua figura ugualmente.

ombelichi di Venere
(i tortellini - della mamma - in brodo

e, sebbene Zambo non condivida, alla panna)

ali di Cerere
(leggasi farfalle in salsa di pomodori e noci)


Sempre con un buon sottofondo di Bordeaux, i secondi han visto la luce. Un po' meno tradizionali, ma assai apprezzati, son scesi in lizza:

il secondo giallo
(che era coniglio alla senape)

il secondo rosso
(cioè le scaloppine alla melograna)

il secondo senza colore
(dacché s'è fatto il brodo, il lesso vien da sé)


Per mandar giù il boccone, cotanta ciccia si è presentata accompagnata di degno contorno:

 misto dell'orto caldo
(ovvero piselli saltati con cipolla e pancetta)

misto dell'orto freddo
(composto di insalata scarola e radicchio rosso, con mele e pere e uvetta, più il camembert, e un panino di pizza a chiudere,

ma qualora uno solo non fosse bastato ci sarebbero stati i rinforzi)


A degna conclusione, poiché Natale è Natale, e mica Pasqua, quando salta il tappo del Pignoletto spumante, non possono mancare fior fiore di dolci, tutti rigorosamente fatti in casa:

è un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare...
(sua magnifica magnificenza della tradizione natalizia,

il panettone fatto a mano: Zambo e Cris ne vanno molto orgogliosi)

è un lavoro duro, ma lo deve pur fare qualcun altro...
(sua eccellente eccellenza della tradizione natalizia bolognese, il certosino della mamma)

non è un lavoro duro, è un lavoro speziato...
(araldi del gusto, i biscotti di pan di zenzero)


A degna conclusione del banchetto, caffé e liquori, per lo più fatti in casa.

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